Home Ludwig: Thesaurus
  • Il musicista colto potrà studiare una Madonna di Raffaello con la stessa utilità con cui il pittore studierà una sinfonia di Mozart. L’estetica di un’arte è quella delle altre, soltanto il materiale è diverso.
    Robert Schumann

 

  • Vera democrazia non si ha là dove, pur essendo di diritto tutti i cittadini ugualmente elettori ed eleggibili, di fatto solo alcune categorie di essi dispongano dell’istruzione sufficiente per essere elementi consapevoli ed attivi nella lotta politica.
    Piero Calamandrei

 

  • “Tutti gli usi della parola a tutti” mi sembra un buon motto, dal bel suono democratico. Non perché tutti siano artisti, ma perché nessuno sia schiavo.
    Gianni Rodari, Grammatica della fantasia

 

  • Non trascuriamo il valore educativo dell’utopia. Se non sperassimo, a dispetto di tutto, in un mondo migliore, chi ce lo farebbe fare di andare dal dentista?
    Gianni Rodari, Grammatica della fantasia

 

  • Tutto viene portato di fronte al popolo, e [gli adulatori] possono diventare potenti perché il popolo è padrone di tutto ed essi sono padroni dell’opinione del popolo.
    Aristotele, Politica

 

  • Cultura significa anzitutto creare una coscienza civile, fare in modo che chi studia sia consapevole della dignità. L’uomo di cultura deve reagire a tutto ciò che è offesa alla sua dignità, alla sua coscienza. Altrimenti la cultura non serve a nulla.
    Sandro Pertini, intervista su “L’Europeo”, 27 dicembre 1973

 

  • Dove attecchisce un nuovo verbo che dice: “Non siamo tutti uguali, non tutti abbiamo gli stessi diritti, alcuni hanno diritti e altri no”, dove questo verbo attecchisce, alla fine c’è il lager. Questo io lo so con precisione.
    Primo Levi

 

  • Se si escludono istanti prodigiosi e singoli che il destino ci può donare, l’amare il proprio lavoro (che purtroppo è privilegio di pochi) costituisce la migliore approssimazione concreta alla felicità sulla terra: ma questa è una verità che non molti conoscono.
    Primo Levi, La chiave a stella

 

  • La scuola è quell’esilio in cui l’adulto tiene il bambino fin quando è capace di vivere nel mondo degli adulti senza dar fastidio.
    Maria Montessori

 

  • Tutti i pazzi, i maledetti, i criminosi sono stati bambini, hanno giocato come te, hanno creduto che qualcosa di bello li aspettasse.
    Cesare Pavese, Il mestiere di vivere

 

  • Non c’è bisogno di bruciare libri per distruggere una cultura. Basta fare in modo che la gente smetta di leggere.
    Ray Bradbury

 

  • Il suddito ideale del regime totalitario non è il nazista convinto o il comunista convinto, ma l’individuo per il quale la distinzione fra realtà e finzione, fra vero e falso non esiste più.
    Hannah Arendt

 

  • E voi vi stancherete di vedere la stupidità trionfare senza lotta. La crudeltà rivolta, ma la stupidità scoraggia.
    Albert Camus, Lo stato d’assedio

 

  • La cultura ha principalmente lo scopo di far conoscere molte cose. Più cose si conoscono, meno importanza si dà a ciascuna cosa: meno fede, meno fede assoluta. Conoscere molte cose significa giudicarle più liberamente e dunque meglio. Meno cose si conoscono, più si crede che soltanto quelle esistono, soltanto quelle contano, soltanto quelle hanno importanza. Si arriva così al fanatismo, ossia a conoscere una sola cosa e dunque a credere, ad avere fede soltanto in quella.
    Alberto Savinio, Nuova enciclopedia

 

  • Nei tempi più gloriosi dell’arte, gli artisti si esprimevano imitando i grandi artisti del passato, e imitando trovavano se stessi. Un capolavoro era un’imitazione mal riuscita.
    Eugenio Montale

 

  • Principe, ciò che voi siete lo siete grazie al caso e alla nascita, ciò che io sono lo sono grazie a me stesso. Di principi ce ne sono stati e ce ne saranno ancora migliaia, di Beethoven ce n’è uno solo.
    Ludwig van Beethoven

 

  • L’educazione dovrebbe inculcare l’idea che l’umanità è una sola famiglia con interessi comuni. Che di conseguenza la collaborazione è più importante della competizione.
    Bertrand Russell, Bertrand Russell dice la sua

 

  • Talvolta penso che il paradiso sia leggere continuamente, senza fine.
    Virginia Woolf

 

  • Il cosiddetto “design italiano” è nato intorno agli anni Trenta, insieme all’idea ben radicata che disegnare qualcosa è soprattutto un evento politico, cioè un evento etico.
Evento etico non nel senso che devi essere uno che fa la carità, comportarti bene e andare a messa ogni domenica, ma nel senso che devi confrontare te stesso, come uomo privato, con la società che ti sta intorno, con la storia, con la condizione antropologica della tribù, piccola o grande, a cui appartieni. Evento politico non nel senso che devi essere per forza membro di un partito o fare politica attiva, ma nel senso che devi essere consapevole di quello che succede nella società intorno a te e nelle altre società sul pianeta. […] Progettare è un evento politico nel senso che si deve sempre o si dovrebbe sempre sapere molto bene che quando si fa qualcosa, quel qualcosa viene depositato in un ambiente sociale in movimento. Quello che è stato depositato in un ambiente sociale provocherà reazioni diverse.
    Ettore Sottsass

 

  • Non si creda che i classici vanno letti perché “servono” a qualcosa. La sola ragione che si può addurre è che leggere i classici è meglio che non leggere i classici. E se qualcuno obietta che non val la pena di far tanta fatica, citerò Cioran […]: «Mentre veniva preparata la cicuta, Socrate stava imparando un’aria sul flauto. “A cosa ti servirà?” gli fu chiesto. “A sapere quest’aria prima di morire”».
    Italo Calvino

 

  • La più grande sventura dell’uomo di lettere forse non è quella di essere oggetto della gelosia dei colleghi, vittima dell’intrigo, disprezzato dai potenti; ma quella di essere giudicato dagli imbecilli.
    Voltaire

 

  • Con poco sapere, ma di buona qualità, si produce più che con moltissimo sapere di cattiva qualità.
    Arthur Schopenhauer

 

  • Se non vuoi un uomo infelice per motivi politici, non presentargli mai i due aspetti di un problema, o lo tormenterai; dagliene uno solo; meglio ancora, non proporgliene nessuno. Fa’ che dimentichi che esiste una cosa come la guerra. Se il Governo è inefficiente, appesantito dalla burocrazia e in preda a delirio fiscale, meglio tutto questo che non il fatto che il popolo abbia a lamentarsi. Pace, Montag. Offri al popolo gare che si possano vincere ricordando le parole di canzoni molto popolari, o il nome delle capitali dei vari Stati dell’Unione o la quantità di grano che lo Iowa ha prodotto l’anno passato. Riempi loro i crani di dati non combustibili, imbottiscili di “fatti” al punto che non si possano più muovere tanto son pieni, ma sicuri d’essere “veramente bene informati”. Dopo di che avranno la certezza di pensare, la sensazione del movimento, quando in realtà sono fermi come un macigno. E saranno felici, perché fatti di questo genere sono sempre gli stessi.
    Ray Bradbury, Fahrenheit 451

 

  • È il cambiamento, il cambiamento continuo, il cambiamento inevitabile, il fattore dominante nella società odierna. Nessuna decisione sensata può essere più compiuta senza tenere conto non solo del mondo come è ora, ma di come sarà… Questo, a sua volta, significa che i nostri uomini di stato, i nostri imprenditori, i nostri uomini comuni, devono orientarsi verso un modo di pensare fantascientifico.
    Isaac Asimov, Asimov on Science Fiction

 

  • Per lo spirito non esistono contraddizioni, ma trasformazioni e sviluppi; mutare una direzione in arte non significa rinnegare tutto il passato, bensì allargarlo fino a compenetrarlo con un altro concetto estetico, scoprire nuovi rapporti ignoti, aprir meglio gli occhi per comprendere una somma maggiore di realtà.
    Carlo Carrà

 

  • A quanto pare non sono fatto per seguire ciecamente la guida degli altri. Ho sempre cercato di tenermi libero da idee preconcette, in modo da poter rinunciare a qualunque ipotesi, anche se molto amata (e non so trattenermi dal formularne una per ogni argomento), non appena mi si dimostri che i fatti vi si oppongono.
    Charles Darwin, Autobiografia

 

  • Pensare è molto difficile. Per questo la maggior parte della gente giudica. La riflessione richiede tempo, perciò chi riflette già per questo non ha modo di esprimere continuamente giudizi.
    Carl Gustav Jung

 

  • Il libro, sia esso romanzo saggio o poesia, deve coinvolgere al massimo l’intelligenza e la sensibilità del lettore. Quando in un libro, di poesia o di prosa, una frase, una parola, ti riporta ad altre immagini, ad altri ricordi, provocando circuiti fantastici, allora, solo allora, risplende il valore di un testo. Al pari di un quadro scultura o monumento quel testo ti arricchisce non solo nell’immediato ma ti muta nell’essenza.
    Giulio Einaudi

 

  • Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza.
    Antonio Gramsci

 

  • Nel tempo dell’inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario.
    George Orwell